Trento, 14 settembre 2008
I Verdi a quattro punte
Bombarda capolista, poi
Berasi, Coppola e Bort
dal Trentino di
domenica 14 settembre 2008
Una lista rigorosamente paritaria, con metà uomini e metà donne, e piena di indipendenti. I Verdi del Trentino anche questa volta non si smentiscono. Ieri il presidente Marco Boato ha lanciato l’ennesima corsa elettorale e ha presentato la lista che contiene più di una sorpresa. Innanzitutto Iva Berasi non è più la capolista. Dopo aver guidato la squadra del Verdi alle elezioni del 1998 e del 2003, l’assessore lascia il posto al consigliere provinciale Roberto Bombarda. A proporlo è stata la stessa Berasi, che si è accontentata del secondo posto. Al terzo posto, un ritorno, quello di Lucia Coppola, che è tornata a casa, dopo 19 anni. Lo ha ricordato, con qualche emozione, lo stesso Boato che ha parlato dell’addio della Coppola, che all’epoca era capogruppo dei Verdi in Consiglio comunale a Trento. Alla Coppola è anche scesa una lacrimuccia. Al quarto posto, c’è un’altra sorpresa: Fabrizia Bort, ex segretario dei Leali. Boato ha spiegato così la sua candidatura: «E’ stata la prima donna segretario politico di un partito nella storia di un Trentino e, infatti, l’hanno ben presto defenestrata per far posto ad un maschietto. Io ho subito proposto ai Verdi di valorizzare la sua esperienza e la sua figura soprattutto nel campo della laicità e della difesa dei diritti umani».
Boato poi ha parlato della lista e dei suoi obiettivi. Al primo posto, ovviamente, c’è la valorizzazione dell’ambiente, ma l’elenco stilato dall’ex parlamentare, è lungo. Si va dalle pari opportunità, alla solidarietà internazionale, dall’integrazione degli immigrati, alla laicità e alla difesa dei diritti civili, per finire con la vivibilità del territorio e con il sostegno alla scuola e alla formazione. Nella formazione della lista, i Verdi hanno cercato di concretizzare queste enunciazioni di principio. Ecco così una lista di 17 uomini e 17 donne. Ma non solo. Nella lista ci sono molti giovani. 22 candidati sono totalmente nuovi, mentre 12 sono stati confermati rispetto a cinque anni fa. Su 34 candidati solo 13 hanno la tessera dei Verdi, mentre 21 sono indipendenti. Tra i candidati anche l’assessore all’ambiente del comune di Trento Aldo Pompermaier che ha chiesto di essere inserito in rigoroso ordine alfabetico. La lista è composta tutta secondo questo criterio, alternando un uomo ad una donna. Fanno eccezione i primi quattro posti occupati, appunto, da Bombarda e da tre donne: Berasi, Coppola e Bort.
In lista ci sono anche tre immigrati: Mohammed Lazhar Guedaoria, imprenditore di origine algerina a Trento da vent’anni, Roxana Ivonne Prado Diaz, rappresentante dell’Associazione dei cileni, e Branka Biberdzic Yovancic, mediatrice culturale originaria della Serbia. Tra i candidati ci sono personaggi molto noti nel mondo ambientalista come Giuseppe, Pino Finocchiaro o il veterinario Giuseppe Pallante. Tra gli altri c’è anche l’avvocato Carlo Biasi, l’assessora del comune di Arco Roberta Angelini, la ricercatrice Giulia Boato, l’ex campionessa italiana di lancio del giavellotto Cinzia Dallona e il medico di Riva Renza Bollettin Barbagli. |
Trento, 14 settembre 2008
Verdi, Bombarda primo
«Si punta a due eletti»
Il consigliere uscente davanti a Iva Berasi
Presentata la lista dei 34.
Boato contro Andreolli:
«Ci ruba il nostro nome»
da l’Adige di
domenica 14 settembre2008
Sarà Roberto Bombarda e non l’assessore uscente Iva Berasi a guidare i Verdi e Democratici del Trentino alle elezioni provinciali di ottobre. Ma le novità della lista del Sole che ride, presentata ieri a Trento, non finiscono qui. Infatti, a fianco dell’assessore alle pari opportunità, in cima alla lista ci saranno altre due donne che candidano da indipendenti. Si tratta di Lucia Coppola che conferma così il suo riavvicinamento ai Verdi dopo l’esperienza in consiglio comunale a Trento con Rifondazione, e Fabrizia Bort che solo nove mesi fa guidava da segretario - unica donna in Trentino - il partito dei Leali e che, prima di essere liquidata dall’ultimo congresso del partito, si era impegnata sui temi della fecondazione assistita e delle quote rosa.
L’avvicendamento tra Berasi e Bombarda e la candidatura di Coppola e Bort sono per Marco Boato, presidente dei Verdi, «il segnale della volontà di rinnovamento e di apertura della lista ad altre sensibilità, testimoniata dalla presenza nel simbolo della denominazione “Democratici”». In difesa di quel nome Boato è entrato in polemica con Remo Andreolli che proprio l’altroieri aveva annunciato la propria presenza alle elezioni provinciali con una compagine nuova di zecca, chiamata appunto Democratici del Trentino. «È uno scippo – denuncia Boato - Così Andreolli ci sottrae due terzi del nostro nome.
Ritengo irresponsabile la scelta del nome della lista. Per questo abbiamo chiesto l’intervento degli uffici provinciali». Ed in serata è arrivata la notizia che almeno in parte la protesta di Boato è stata accolta. Andreolli ha dovuto cambiare denominazione che ora è diventata «Democratici per il Trentino».
I Verdi, per il resto, applicano un ferreo 50 e 50 dei generi nelle candidature. Il 26 ottobre saranno 17 donne e 17 uomini a chiedere una preferenza ai trentini.
Inoltre sono ben 22 su 34 i nuovi candidati rispetto al 2003, con un maggior radicamento territoriale. Sono infatti rappresentate tutte le aree del Trentino, dalla bassa Valsugana fino alla Val di Sole. Ma in lista c’è spazio anche per i nuovi trentini. Candidano infatti tre cittadini italiani di origine straniera. Sono Branka Yovancic, nata in Serbia, Roxana Prado Diaz, rappresentante dell’Associazione cileni e Lazhar Guedaouria, originario dell’Algeria e già in circoscrizione a Trento per i Ds.
Infine, la lista del Sole che ride ospita ben 21 candidati indipendenti contro i 13 aspiranti consiglieri che militano a tutti gli effetti nei Verdi. Tra questi però mancherà Donata Loss. La consigliere comunale di Rovereto ha declinato l’invito ad essere della partita per motivazioni personali. Ci sarà ma in posizione defilata Aldo Pompermaier, assessore all’ambiente a Trento, che ha rifiutato la
testa di lista. «La mia - ha detto - è una candidatura di servizio».
Obiettivo elettorale è portare due Verdi in Consiglio provinciale.
«Nel 2003 abbiamo sfiorato quel risultato e ora possiamo farcela», sostiene Bombarda per il quale essere capolista non vuol dire automaticamente fare l’assessore. «Se vincerà il centrosinistra - spiega – sarà Dellai a decidere chi entrerà in giunta». Per quel che riguarda il programma, i Verdi chiederanno al candidato presidente di puntare sulla mobilità sostenibile e sul no all’inceneritore.
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Trento, 14 settembre 2008
Verdi, Bombarda capolista
al posto di Berasi
Confermata la
presenza
di Coppola e Bort.
Tre immigrati
in corsa per il consiglio
da Corriere del Trentino
di domenica 14 settembre 2008
Iva Berasi lascia il posto a Roberto Bombarda. L'assessore uscente dei Verdi ha deciso di fare un passo indietro a favore del consigliere, cedendogli il primo posto in lista. Il terzo posto è stato assegnato all'ex consigliere comunale di Rifondazione, Lucia Coppola, mentre il quarto è andato come previsto a Fabrizia Bort, ex segretario dei Leali.
Un elenco di nomi particolarmente studiato quello presentato ieri dai «Verdi e democratici del Trentino». La parità di genere è totale: 17 candidati e 17 candidate. Il rinnovamento tangibile: 22 su 34 i nuovi candidati. Ventuno gli indipendenti a fronte di 13 iscritti al partito. I Verdi presentano anche tre candidature di trentini immigrati: un algerino, una cilena e una serba.
Questa la lista: Roberto Bombarda, consigliere provinciale; Iva Berasi, assessore; Lucia Coppola, consigliere comunale di Trento; Fabrizia Bort, professionista, ex insegnante; Claudio Bassetti, presidente della commissione tutela ambientale della Sat; Maria Angeli, presidente della commissione cultura e della Pro loco di Cavedine; Pietro Bertoldi, medico di base a Riva del Garda; Roberta Angelini, assessore all'ambiente del Comune di Arco; Carlo Biasi, capogruppo in consiglio comunale a Trento, avvocato; Paola Battistata, musicista; Vittorio Cavallaro, dirigente nazionale della Lipu; Elena Berti, consigliere comunale di Mori; Nicola Chiavarelli, bio-architetto di Fiera di Primiero; Branka Biberdzic Yovancic, mediatrice culturale a Rovereto; Elio D'Annunzio, consigliere comunale a Trento; Giulia Boato, ricercatrice di ingegneria a Trento; Alessandro de Guglielmi, assessore alla cultura, ambiente e sport a Concei, medico veterinario; Renza Bollettin Barbagli, medico di base di Riva del Garda; Giuseppe Facchini, presidente del consiglio comunale di Pergine; Cinzia Dallona, insegnante e atleta, val di Cembra; Pino Finocchiaro, consigliere federale nazionale dei Verdi; Giusi Fantinelli, assessore alle politiche sociali nel Comune di Valforiana; Fabio Giuliani, impiegato del catasto di Mezzolombardo; Marina Pasolli, delegata alla cultura del Comune di Malè; Mohammed Lazhar Guedauria, imprenditore, di origini algerine; Roxana Ivonne Prado Diaz, rappresentante dell'associazione dei cileni; Giuseppe Pallante, medico veterinario, docente dell'Università di Genova; Almut Prettner, presidente della Lega per la difesa del cane del Trentino; Aldo Pompermaier, assessore all'ambiente del Comune di Trento; Gianna Sartoni Defrancesco, imprenditrice, Predazzo; Ruggero Pozzer, capogruppo in consiglio comunale di Rovereto, insegnante e agricoltore; Viviana Zini, studentessa universitaria, animatrice sportiva, Valle di Non; Mauro Previdi, chirurgo a Rovereto; Pierino Vergot, assistente istruttore per disabili, ex consigliere a Levico. |